Come l’innovazione può aiutare in caso di disabilità
La norma italiana CEI 64-21/12-2016 si applica in occasione di nuove costruzioni e ai rifacimenti e modifiche di impianti esistenti, nei casi in cui vengano espressamente richieste dal committente. Ha il merito di ricordare quanto sia complessa la progettazione di un impianto al servizio di un disabile, per questo individua nove tipologie di disabilità o specifiche necessità. La disabilità può essere anche momentanea, ma può arrecare molti disagi se l’impianto non è adattabile alle necessità intervenute.
Prendiamo ad esempio Luca, un ragazzo che vive da solo, che purtroppo cadendo da una moto ha un tutore al ginocchio e un braccio fasciato. Luca non dispone di impianti adattabili, per cui una volta tornato a casa incontra una serie di difficoltà: per entrare in casa deve salire degli scalini, ci riesce, ma con fatica. Una volta entrato in casa incontra altri ostacoli, deve aprire le persiane, e anche in questo caso ci riesce, ma con non pochi problemi; se avesse avuto quelle elettriche sarebbe stato tutto diverso. I problemi per Luca non finiscono qui, infatti, mentre sta guardando la tv, c’è un blackout, ma prima di riuscire a ripristinarlo, rischierebbe di sbattere contro i mobili della casa, mentre se avesse avuto le luci di emergenza sarebbe stato meglio. Luca è stanco e chiama un amico per fargli compagnia, ma quando suonano al citofono, l’unica soluzione per Luca è alzarsi ad aprire, purtroppo non ha il controllo da remoto. Oggi non è proprio la sua giornata!
E tu, non fare come Luca, pensaci prima!