Il libretto d’impianto elettrico
Il libretto di impianto elettrico punta a fornire al proprietario dell’impianto le istruzioni d’uso e manutenzione che gli consentano di aderire agli obblighi che l’articolo “sul riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici”, gli attribuisce.
L’articolo dice: “il proprietario dell’impianto adotta le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte dall’impresa installatrice dell’impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate. Resta ferma la responsabilità delle aziende fornitrici o distributrici, per le parti dell’impianto e delle relative componenti tecniche da loro installate o gestite“.
Esso contiene tutte le istruzioni d’uso e manutenzione delle apparecchiature che formano l’impianto, le relative garanzie, e ogni informazione fornita dall’impresa installatrice per la sua migliore gestione affinché l’utente abbia la possibilità di adempire ai suoi obblighi e di ottenere le migliori prestazioni previste in tutta sicurezza. Il libretto contiene anche i dati dell’installatore e del responsabile tecnico, la dotazione dell’impatto e la descrizione costruttiva.
Il libretto presenta alcuni vantaggi sia per i consumatori (proprietari e conduttori), sia per gli installatori. Grazie al libretto, il proprietario può controllare gli interventi di manutenzione e accertarsi che non sia passato troppo tempo dall’ultimo, può ricavare indicazioni preziose sui comportamenti da adottare per non sprecare corrente elettrica ed evitare rischi per la propria salute.
Il libretto è utile anche per gli installatori, che possono tener d’occhio lo stato di un impianto elettrico e intervenire tempestivamente qualora sia necessario. Consegnare il libretto insieme alla dichiarazione di conformità alla normativa vigente (obbligatoria) è un plus che attesta in maniera inequivocabile la professionalità e la qualità del lavoro svolto. Nella parte del libretto in cui si trova la descrizione costruttiva e l’elenco delle dotazioni, si trova anche la classificazione degli impianti secondo i tre livelli stabiliti dalla variante della norma CEI 64-8: livello 1 cioè quello base, livello 2 denominato “standard” e livello un po’ più avanzato, cioè quello domotico. Al di sotto del livello 1, l’impianto è fuorilegge. A seconda della grandezza dell’ambientazione, l’impianto deve avere una potenza minima. La norma, inoltre, consiglia di usare interruttori differenziali di tipo A e prescrive la protezione differenziale debba essere divisa almeno su due interruttori.
A cura di Impianti a Livelli